5 vini della Liguria che devi assolutamente provare

|

La Liguria è tra le regioni italiane più note per la produzione di vini. Tutto ciò grazie a un clima decisamente unico. Da un lato il mare, dall’altro un territorio collinare e montuoso, che sale e cresce fino alle alpi.

Lo spirito della Liguria permea anche la produzione di vini, con una proposta di vini DOC davvero ampia. La Denominazione di Origine Controllata ne garantisce l’unicità, la qualità e la genuinità, restituendo prodotti molto amati dagli appassionati di tutto il mondo.

Tanti cercano vini provenienti da questa regione anche grazie a motori di ricerca come Enosearcher, con i quali è possibile confrontare i prezzi tra molti shop online dedicati alla vendita di vini.

Quali sono 5 vini della Liguria che devi assolutamente provare? Ecco la nostra selezione di preziose bottiglie.

Rossese di Dolceacqua

Iniziamo la nostra selezione con il Rossese di Dolceacqua. Questo vino è prodotto con le uve della specie Rossese, come può suggerire proprio il nome della bottiglia.

Si tratta di un vino rosso, dal caratteristico colore rubino. Da notare come presenti anche delle varianti nei colori: più violaceo appena prodotto, mentre dopo essere stato affinato per alcuni anni diventa più granata.

All’olfatto appare come vinoso dopo poco tempo dalla produzione, con un sentore di fruttato, mentre dopo un certo periodo di tempo emergono altri aromi. Un esempio è la fragola, insieme alle erbe aromatiche.

Anche il sapore si presenta diverso a seconda del periodo in cui viene gustato. Inizialmente troviamo un vino asciutto, mentre la morbidezza appare con il passare del tempo. Il consiglio degli esperti è quello di berlo entro tre anni dalla vendemmia, aspettandone almeno uno prima di consumarlo.

Riviera Ligure di Ponente

Il Riviera Ligure di Ponente è presente in diverse varietà. Possiamo trovarlo come Pigato, Rossese o Vermentino. Un’altra ulteriore specifica viene dalla zona di produzione, e anche qui troviamo una tripartizione: Albenganese, Finalese e Riviera dei Fiori.

Questi vini sono caratterizzati da dei colori molto vivaci, insieme a una forte acidità. Sono vini perfetti per chi preferisce non conservare per troppo tempo le bottiglie, dando il proprio meglio nei primi anni dopo la vendemmia.

Le diverse varietà sono molto apprezzate, e la Denominazione di Origine Controllata rende il Riviera Ligure di Ponente un marchio di vera qualità.

Golfo del Tigullio

Il marchio Golfo del Tigullio riguarda differenti vini, accomunati dal luogo di produzione e appunto dalla Denominazione di Origine Controllata. Il luogo dove questo vino prende forma sono le colline intorno alla città di Genova, e possiamo trovarlo come bianco, rosso o rosato.

Il nome più importante, tra queste varietà, è quello della Bianchetta Genovese.

Come suggerisce il nome si tratta di un vino bianco, dal colore giallo paglierino, e con alcune note verdognole.

Il profumo è davvero inconfondibile, molto intenso, e accompagna un sapore particolarmente secco, seppur sapido.

Il consiglio anche qui è di berlo poco tempo dopo la vendemmia, non più di un anno.

Colline di Levanto

Con il marchio Colline di Levanto troviamo sia vino bianco che rosso. Il luogo di produzione è nella provincia di La Spezia, nello specifico nei comuni di Bonassola, Framura, Levanto e Deiva Marina.

Nel caso del vino bianco vengono utilizzati vitigni come il Bosco e l’Albarola, e anche il Vermentino. Nel caso dei rossi troviamo il Ciliegiolo e il Sangiovese.

Un dettaglio da non dimenticare: per i bianchi esiste una suddivisione in cru, a seconda di quanto siano esposti al sole e anche a seconda della collina.

Le bottiglie prodotte con questo marchio hanno sapori molto vari, accomunati dalla volontà di riscoprire un gusto unico, originale e antico. Un richiamo alle tradizioni di questa regione.

Cinque Terre

Possiamo trovare due tipi di vino Cinque Terre: il classico e lo Sciachetrà.

Il classico si contraddistingue per un colore decisamente paglierino, mentre per l’olfatto si presenta come un richiamo ai profumi dei campi. Il sapore è tipicamente secco e morbido. Gli esperti parlano di questo vino come di una ottima bottiglia, da bere dopo non più di un anno dalla vendemmia.

La variante Sciachetrà è più dolce. Si tratta di un vino che ha un sapore molto legato a quello del liquore. La differenza viene dalla produzione: gli acini di uva, priva di essere trasformati in vino, vengono fatti appassire per mesi.

Non solo Liguria: le vacanze in Italia nell’estate 2021

Next

Lascia un commento

On this website we use first or third-party tools that store small files (<i>cookie</i>) on your device. Cookies are normally used to allow the site to run properly (<i>technical cookies</i>), to generate navigation usage reports (<i>statistics cookies</i>) and to suitable advertise our services/products (<i>profiling cookies</i>). We can directly use technical cookies, but <u>you have the right to choose whether or not to enable statistical and profiling cookies</u>. <b>Enabling these cookies, you help us to offer you a better experience</b>.