Chi possiede una vettura con i quattro anelli lo sa bene: con una corretta manutenzione, la nostra Audi ci ripaga abbondantemente in termini di prestazioni, efficienza, e affidabilità di cui è capace. Il discorso vale in particolar modo per le versioni a trazione integrale, dotate del sofisticato giunto Haldex.
Il dispositivo serve per ripartire la coppia motrice sui due assi, a seconda delle condizioni di guida che si presentano di volta in volta. In condizioni normali, la coppia è inviata sulle sole ruote anteriori. Se queste dovessero iniziare a pattinare, il giunto Haldex invierà la corretta quantità di coppia all’asse posteriore, fino ad eliminare del tutto il pattinamento.
Il funzionamento è simile a quello di un differenziale, ma in questo caso la quantità di trazione da inviare alle ruote posteriori non è fissa: varia in tempo reale in base alle condizioni di aderenza dei due assi.
Il giunto è costituito da una vera e propria frizione multidisco a bagno d’olio, con un circuito idraulico elettroattuato, una pompa idraulica e una centralina a gestire il tutto. L’Haldex è montato in uscita dell’albero di trasmissione primario, che arriva dal cambio. La prima serie di lamelle è collegata all’albero che porta la trazione al differenziale anteriore, la seconda è connessa con l’albero posteriore.
Quando la centralina dell’ABS nota una differenza di rotolamento di 90 gradi tra le ruote anteriori e quelle posteriori, l’Haldex entra in funzione. Maggior pressione da parte della pompa idraulica corrisponde a una maggior quantità di olio inviato alle lamelle collegate con l’albero posteriore.
Le ruote posteriori iniziano a girare, consentendo all’assale anteriore di riprendere aderenza, fino a interrompere lo slittamento. La ripartizione della quantità di moto avviene istantaneamente, col giunto che può inviare fino al 100% della trazione sulle ruote posteriori, nel caso in cui l’avantreno non dovesse ritrovare aderenza.
Per consentire una corretta modulazione della coppia, il giunto Haldex ha bisogno di controllare portata e pressione dell’olio in tempo reale. Il lubrificante funzionerà da materiale di attrito, passando sia per la frizione che per le valvole attuatrici.
Per questo motivo, è di fondamentale importanza assicurare al sistema un olio sempre perfettamente pulito e nelle ottimali condizioni di viscosità. Per prevenire l’infiltrazione di impurità, l’Haldex è dotato di due filtri, posizionati uno prima e uno immediatamente dopo la pompa idraulica.
La manutenzione dell’Haldex
I due filtri, uno a cartuccia e l’altro in garza, permettono alla pompa di lavorare in assenza di impurità. Questo si traduce in un flusso ottimale di olio, senza elementi estranei che possano generare perdite di pressione o, peggio, dannose otturazioni di pompa e attuatori.
Per evitare inconvenienti è fondamentale rispettare le indicazioni del costruttore, che consiglia un cambio olio ogni 40.000 o 60.000 km, a seconda dello stile di guida. Percorsi impervi su terra o neve, oltre a continui pattinamenti delle ruote provocano una più rapida degradazione dell’olio presente nel giunto Haldex.
In questi casi è bene anticipare a 40.000 km la sostituzione del lubrificante. In condizioni normali si può aspettare la soglia dei 60.000 km. La Casa non prevede manutenzione dei filtri, ma è consigliabile provvedere alla loro sostituzione a ogni cambio d’olio. La corretta manutenzione del giunto Haldex in ogni caso rientra nei piani di manutenzione programmata Audi; si raccomanda di seguire scrupolosamente il programma per assicurare alla propria auto un funzionamento impeccabile nel tempo e in ogni condizione di marcia.
Bel post, l’ho condiviso con i miei amici.