Le migliori posizioni per dormire: i nostri consigli

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Una delle attività più importanti della nostra quotidianità, nonché della nostra esistenza è sicuramente il dormire. L’attività che può essere definita tra le più naturali del nostro copro, spesso può essere molto problematica per differenti motivi. Non tutti sanno, infatti, che esistono diversi modi di riposare e dormire: in primo luogo a partire proprio dalle posizioni che assumiamo.

Quante volte vi sarà capitato di dormire e svegliarvi con dei dolori muscolari, alle volte anche molto rilevanti? Bene, molto probabilmente è successo perché non assumevate la giusta posizione nel letto.  Va da sé che si tratti di un’attività che non ci viene insegnata da nessuno, ma che diventa nostra fin dai primi momenti di vita. Si può imparare, però, il ciclo di sonno, impostando una routine fondamentale: molti non riescono a rispettarla, e si ritrovano a soffrire di insonnia o disturbi del sonno vari.

Senza dubbio, come detto, il primo motivo di un sonno non regolare o ottimale è la posizione sbagliata. Ma vediamo nel dettaglio.

Dormire al meglio: posizioni migliori

Prima di comprendere quali siano le migliori posizioni per dormire, va detto che è necessario comunque tener presente una questione essenziale. L’arredamento della camera da letto in cui si riposa deve sempre rispondere alle nostre esigenze: se dormiamo su un letto vecchio e mal costruito, allora sarà sempre difficile, anche con le posizioni giuste, dormire in maniera ottimale.

Consideriamo che, a seconda della posizione che si predilige, ci sono dei dispositivi che possono risultare utili allo scopo, massimizzando i benefici del sonno. Per esempio, alcuni tipi di materassi o alcuni tipi di cuscini sono adatti a certe problematiche. Alcuni sono utili per i polpacci, altri per il collo, altri ancora per le caviglie o la schiena. Per questo motivo, sicuramente il consiglio principale è quello di orientarsi verso qualcosa che sappiamo ci possa essere utile: senza un’attenta analisi dei nostri problemi, potremmo non risolvere la situazione, se non peggiorarla, ottenendo l’effetto contrario allo scopo principale.

Pancia in su

Tra le varie posizioni possibili per dormire al meglio troviamo sicuramente quella a pancia in su, specie con le braccia lungo il corpo. Si tratta di un modo ottimale di far circolare il sangue verso tutti gli arti e sostenere la schiena e le vertebre, le quali si ritrovano allineate. Dormire a pancia in su può essere utile a riposare al meglio, aiutando i muscoli a rilassarsi: il sollievo può essere determinante sia per i muscoli cervicali, che per i muscoli mandibolari.

Lo stesso stomaco si rilassa ed eventuali spasmi addominali sono ridotti al minimo. Potrebbe esservi capitato di svegliarvi e soffrire di dolori addominali; bene, con questa posizione i problemi si riducono. Stando a delle statistiche precise, pare che solo un 10% circa della popolazione mondiale dorma in questa posizione.

Di fianco

Altra posizione conosciuta per dormire è quella di fianco. Si tratta, probabilmente, della più diffusa: viene definita posizione fetale, poiché ricorda proprio la posizione del feto nel grembo materno. Le ragioni di questa posizione, almeno nel grembo della propria madre, risiedono nel fatto che il feto ha a disposizione poco spazio da sfruttare. Generalmente, le ginocchia vengono piegate verso il petto e la testa è inclinata in avanti. Spesso può capitare che le braccia avvolgano le gambe.

Ciò che gli esperti sostengono, è che sarebbe ideale distendere le gambe durante questa posizione, tenerle rilassate e tenere le braccia allineate alla colonna vertebrale. Questo garantisce il giusto circolo del sangue, evitando eventuali zone di pressione. Fa specie considerare il fatto che, in passato, dormire di fianco era considerato ottimale per garantire il giusto reflusso del sangue, contrastando l’insufficienza cardiaca. Si tratta di informazioni che non si basano su dati scientifici, ma che ancora oggi vengono ricordate.

Posizioni da evitare

C’è, però, una posizione che andrebbe evitata quando si dorme. Parliamo di quella a pancia in giù. Si tratta di una posizione molto diffusa e che per tantissime persone risulta naturale e spontanea. Allo stesso tempo, però, non è affatto consigliata. Ma vediamo perché.

In primis, c’è da dire che tutto il corpo, con particolare riferimento alla testa e al collo, non ne traggono benefici, tutt’altro. In questa posizione, la testa è ruotata in modo innaturale, tutta la notte, o a destra o a sinistra: è impossibile mantenere la testa rivolta davanti, verso il cuscino, poiché si soffocherebbe. La stessa torsione laterale provoca, a lungo andare, delle tensioni muscolari assolutamente innaturali.

Ma non è tutto. Quando si dorme a pancia in giù, anche il diaframma si comprime e si respira in maniera molto più faticosa. La cosa che più deve far riflettere è che questa posizione provoca dei danni spesso non riscontrabili la mattina dopo, ma problematiche che si presentano dopo diverso tempo. I dolori potrebbero diventare persino cronici, se non si cambia questa abitudine.

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